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"Che male è di veder montare un uomo adosso a una donna? Adunque le bestie debbon essere più libere di noi? Ci sciorinai sopra i sonetti la cui lussuriosa memoria vi intitolo con pace degli ipocriti, disperandomi del giudizio ladro e de la consuetudine porca che proibisce agli occhi quel che gli diletta". "I modi [di fottere] e i dubbi amorosi" di Pietro Aretino, giocoso e disinibito breviario erotico del Rinascimento, non sono soltanto un pregevole documento letterario, ma anche un antidoto al regressivo puritanesimo odierno. In questa edizione, accanto ai sonetti, le incisioni di Marcantonio Raimondi su disegni di Giulio Giulio.